\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 LÆelezione a cancelliere della Repubblica Federale di Germania del socialdemocratico W. Brandt, nel 1969, con il contemporaneo a
vvio di una politica estera tedesco-occidentale di apertura verso i paesi dellÆEst (Ostpolitik), contribu∞ notevolmente allo sblocco della \b \cf4 \ATXht152921 situazione berlinese\b0 \cf0 \ATXht0 .\par
Dopo una serie di incontri, avviati nel marzo 1970
, si giunse cos∞ allÆaccordo quadripartito (Stati Uniti dÆAmerica, URSS, Gran Bretagna e Francia) del 3 settembre 1971, con il quale, prendendo atto dellÆimpossibilitα di unÆintesa sulla definizione giuridica dello status di Berlino, si cerc≥ di pervenir
e a una sua regolamentazione di fatto. Esso riconobbe i legami politici, economici e finanziari tra Berlino Ovest e la Repubblica Federale di Germania; affid≥ a questÆultima la rappresentanza di Berlino Ovest in sede internazionale; regol≥ il transito de
lle persone fra le due parti di Berlino e fra Berlino Ovest e la Repubblica Democratica Tedesca; regol≥ il traffico civile fra Berlino Ovest e la Repubblica Federale di Germania (questa parte fu completata da un accordo fra le due Germanie e da unÆintesa
fra il Senato berlinese da una parte e il governo della Repubblica Democratica Tedesca dallÆaltra, entrambi del dicembre 1971).\par
Tale situazione rimase invariata fino alla fine degli anni Ottanta, quando la crisi della Repubblica Democratica Tedesca
pose le premesse per la riunificazione della cittα. Infatti, era stata soprattutto lÆerogazione di servizi sociali che aveva procurato un certo consenso da parte della popolazione tedesco orientale, malgrado la crescente burocratizzazione del sistema po
litico, che non consent∞ mai una reale partecipazione popolare nΘ libertα di espressione culturale. Il permanente conflitto con gli intellettuali e il regime di controllo poliziesco non consentirono di porre salde radici politiche al regime, che fu forte
mente screditato dalle ripetute fughe verso lÆOvest. Tuttavia, fin quando non fu travolta dalla resistenza dei capi del Partito di unitα socialista (Sozialistiche Einteitspartei Deutschlands, SED) a prendere coscienza della grande trasformazione avviata
in tutti i paesi dellÆEst dalle riforme di M. S. Gorbacδv in URSS, la Repubblica Democratica Tedesca era riuscita a conservare un suo pur precario equilibrio. Dopo il trattato con la Repubblica Federale, nel quadro della distensione internazionale, la Re
pubblica Democratica Tedesca ottenne il massimo consolidamento della sua situazione internazionale: la visita nella Repubblica Federale di Germania di E. Honecker, ricevuto a Bonn nel settembre 1987 con gli onori dovuti a un capo di Stato straniero, semb
rava quasi convalidare, a onta di ogni riserva, la tesi della Repubblica Democratica Tedesca dellÆesistenza di due stati tedeschi.\par
Paradossalmente, proprio alla vigilia delle celebrazioni per il 40░ anniversario della fondazione della Repubblica Dem
ocratica Tedesca, si manifest≥ la crisi che doveva portare al suo dissolvimento: la crescita inarrestabile delle fughe verso lÆOvest, acuitasi nellÆestate \b \cf4 \ATXht2231 1989\b0 \cf0 \ATXht0 , mise in evidenza le gravi difficoltα del paese, privo orm
ai di sostegni dallÆEst, cos∞ dal punto di vista economico come dal punto di vista politico. ╚ impossibile dire se un tempestivo mutamento di rotta dei dirigenti della SED e una rapida realizzazione di riforme avrebbero assicurato la sopravvivenza della
Repubblica Democratica Tedesca; certo Φ che il ritardo con il quale avvenne il tentativo di revisione non gioc≥ a suo favore.\par
Quando nel novembre 1989 la pressione popolare costrinse allÆestromissione di Honecker ebbe inizio una rapida quanto pacifi
ca dissoluzione del vecchio sistema ôstalinistaö (per impropria che sia questa definizione). Contrariamente alle aspettative del nuovo presidente del Consiglio H. Modrow, che sperava di negoziare una unificazione concordata con la Repubblica Federale per
salvaguardare la specificitα della Repubblica Democratica Tedesca, Bonn, per bocca del cancelliere H. Kohl, non lasci≥ sussistere alcun dubbio che qualsiasi aiuto alla Germania orientale era subordinato alla prospettiva di un suo rapido assorbimento nel
le strutture statali della Repubblica Federale: non della unificazione tra due stati si sarebbe trattato, ma del dissolvimento della Repubblica Democratica Tedesca allÆinterno della Repubblica Federale.\par
LÆapertura del ômuroö e lÆavvio della libera c
ircolazione tra le due Germanie il 9 novembre 1989 aveva rapidamente trasformato la pacifica rivoluzione del novembre nella richiesta pura e semplice di adozione del modello occidentale. Le elezioni del 18 marzo 1990 per la nuova Volkskammer (il parlamen
to della Repubblica Democratica Tedesca) videro la vittoria dei partiti conservatori, in particolare la CDU, che pi∙ decisamente puntavano alla rapida annessione (sulla base del \i Grundgesetz\i0 ) della Germania orientale da parte di quella occidentale.
La Repubblica Democratica Tedesca, con lÆintesa per lÆunificazione monetaria ed economica, entrata in vigore il 1░ luglio 1990, sacrific≥ di fatto la sua sovranitα a quella della Repubblica Federale, che, con intransigenza ideologica, impose il passaggi
o immediato dallÆeconomia statalizzata allÆeconomia di mercato, aprendo una crisi senza precedenti nel tessuto sociale delle regioni orientali.\par
Il 1░ luglio 1990 fu la tappa decisiva nel processo di assorbimento della Repubblica Democratica Tedesca,
formalizzato con lÆunione politica del 3 ottobre successivo. Presupposto fondamentale di questÆultima era stata la definizione con le potenze, e in particolare con lÆUnione Sovietica, del nuovo statuto internazionale della Germania, in sostituzione di f
atto di un trattato di pace che dopo la \b \cf4 \ATXht15251 seconda guerra mondiale\b0 \cf0 \ATXht0 non fu mai concluso. In questo contesto, veniva anche definitivamente confermata la linea Oder-Neisse come confine orientale della Germania unificata: do
po una risoluzione in tal senso approvata in giugno sia dal Bundestag che dalla Volkskammer, essa era formalmente riconosciuta come frontiera tra Germania e Polonia nel trattato firmato dai due stati nel novembre 1990. Gli accordi dellÆautunno 1990, pert
anto, oltre a ripristinare lÆunitα della Germania, chiusero veramente le pendenze della seconda guerra mondiale.\par
Oggi, possiamo dire che la struttura urbanistica e socio-economica di Berlino Φ destinata a subire profondi mutamenti, con la razionaliz
zazione degli apparati amministrativi e produttivi, una grande mobilitα delle forze di lavoro e il recupero dei quartieri resi in passato marginali dalla prossimitα al confine politico. LÆeffettiva acquisizione delle funzioni di governo della Repubblica
Federale di Germania dovrebbe rappresentare, poi, il definitivo riscatto della metropoli, proiettandola al vertice della gerarchia urbana tedesca.